18/11/2016 – ROSSANO: Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha accolto le istanze di riesame avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, difensore di Piero Vallonearanci, e dagli avvocati Francesco Nicoletti e Luca Acciardi, difensori di Gennaro Scura. Il Tdl ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Gennaro Scura e modificato la misura cautelare nei confronti di Piero Vallonearanci, entrambi trentunenni rossanesi coinvolti nell’operazione denominata “Stop Drugs”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e portata a termine lo scorso 26 ottobre dai carabinieri.
L’organo giudicante, sciogliendo la riserva dopo la discussione delle istanze di riesame, ha accolto le tesi sostenute dagli avvocati Francesco Nicoletti e Luca Acciardi, difensori di Scura, procedendo all’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nell’ambito di tale operazione, Gennaro Scura torna quindi in libertà, mentre residua l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria al quale è sottoposto nell’ambito di un diverso procedimento. Per quel che riguarda Piero Vallonearanci, difeso dall’avvocato Francesco Nicoletti, il Tdl ha disposto la modifica della misura di custodia cautelare in carcere con l’obbligo di dimora e di presentazione all’autorità giudiziaria.
L’OPERAZIONE “STOP DRUGS”. Lo scorso 26 ottobre i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Catanzaro e i finanzieri del nucleo di polizia tributaria – Gico di Catanzaro avevano dato esecuzione a 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro. Il tutto nell’ambito di due operazioni antidroga denominate “Stop Drugs” e “Piccoli passi” condotte rispettivamente dai carabinieri e dalla guardia di finanza. L’attività di indagine coordinata dal procuratore distrettuale di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto dott. Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore dott. Saverio Vertuccio, che trae origine da un’altra operazione antimafia avviata nel 2009 dal Ros (operazione “Stop”) si è concentrata sulle attività della cosca Acri-Morfò nel settore degli stupefacenti. Nel dettaglio, le due operazioni, condotte in sinergia dai due organi di polizia, hanno consentito agli inquirenti di individuare i canali di approvvigionamento del narcotico e definire le modalità di “smistamento” sul territorio.
LE ACCUSE. A Scura e Vallonearanci gli inquirenti contestano di aver rivestito ruoli di rilievo nell’ambito della ipotizzata associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti.