31/03/2024 – Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste dell’avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto il 54enne N.F., pluripregiudicato, imputato di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
I fatti risalgono al 30 ottobre 2019, quando i militari della Stazione Carabinieri di Mirto-Crosia, transitando con l’auto di pattuglia lungo viale della Repubblica di Crosia, notavano l’uomo – già noto agli Uffici e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.- assumere un atteggiamento di sospetto e preoccupazione. Da lì la decisione di procedere alla perquisizione, personale e domiciliare, all’esito della quale veniva posto sotto sequestro un involucro di cellophane contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana nascosto all’interno di una pianta grassa posizionata sul ballatoio del pianerottolo di accesso dell’abitazione dell’imputato, mentre su una consolle all’ingresso della stessa abitazione veniva rinvenuto un bilancino di precisione. All’esterno dell’abitazione, inoltre, in una pensilina i militari avevano trovato un ulteriore involucro in carta contenente un consistente quantitativo di marijuana, non suddivisa in dosi. Gli accertamenti specifici effettuati in laboratorio confermavano trattarsi di sostanza stupefacente del tipo marijuana con un principio attivo deltatetraidrocannabinolo dal quale era possibile trarre un importante e considerevole numero di dosi medie singole.
Il Tribunale di Castrovillari pur ritenendo che il quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto e sequestrato all’imputato – il quale, come riferito in dibattimento dai Carabinieri, aveva precedenti simili – fosse esorbitante rispetto al tasso soglia normativamente individuato dalla legge, ha valutato tale dato unitamente a tutta una serie di circostanze e argomentazioni evidenziate dalla difesa in sede di discussione. All’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, il Tribunale di Castrovillari ha emesso nei confronti dell’imputato sentenza di assoluzione con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”.