11/08/2019 – L’Avv. Francesco Nicoletti ha chiesto che i suoi assistiti vengano ascoltati dal Pubblico Ministero procedente nell’ambito dell’inchiesta tesa a fare luce sull’incendio che, nel dicembre 2017, colpì il “Lula Paluza”, rinomato locale ricettivo sul lungomare dell’area urbana di Rossano. Comunicata formalmente la conclusione delle indagini preliminari attraverso la notifica dell’avviso 415 bis c.p.p., agli indagati è consentito di essere sottoposti ad interrogatorio al fine di chiarire le proprie posizioni.
LE ACCUSE. Gravi le ipotesi di reato contestate che vanno dall’incendio doloso alla tentata estorsione: due noti imprenditori di Rossano sono indagati in qualità di mandanti, unitamente ad altri soggetti, alcuni pregiudicati, ritenuti dagli inquirenti gli esecutori materiali. Secondo la prospettazione accusatoria i due imprenditori, al fine di procurare ad una società a loro riconducibile un ingiusto profitto derivante dall’aggiudicazione in via definitiva dell’area verde sita a Rossano in Viale Mediterraneo di cui al bando “Tutela e Valorizzazione delle Aree Sociali” del Comune di Rossano, già a loro affidato in via provvisoria, mediante l’incendio del lido balneare “Lula Paluza” avrebbero compiuto atti diretti in modo non equivoco a costringere le vittime, gestori del lido, a ritirare l’istanza di annullamento in autotutela della predetta aggiudicazione provvisoria, non riuscendo tuttavia nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà, quale la ferma opposizione delle vittime.
I FATTI. Nelle prime ore del 15 dicembre 2017 divampò l’incendio che, propagandosi rapidamente, mandò in fumo la parte interna del locale. L’episodio suscitò grande clamore sul territorio, dando vita anche ad un coro di reazioni e di prese di posizione. L’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, che si è avvalsa anche delle videoriprese di alcune telecamere di sorveglianza installate nei pressi dello stabilimento, ha stretto il cerchio attorno agli odierni indagati individuando i presunti mandanti e i presunti esecutori materiali.